Il giornale di Arona del 29/5/2014
“Successo per il ciclo di incontri sulla pedagogia”
Si conclude con una conferenza il ciclo di incontri con il Gruppo studio sulla pedagogia steineriana.
Organizzati dalla associazione il Bucaneve con la collaborazione della”Culla di sensi” e dell’assessorato alla cultura, gli incontri si sono svolti mensilmente nella sala del biblioteca e hanno avuto come oggetto il testo di Steiner “Educazione del bambino e preparazione degli educatori”.
La conferenza svoltasi venerdì 23 ha trattato il tema della pedagogia steineriana nella età prescolare ed è stata curata dall’insegnante della scuola di Varese Elisabetta Colicchia. La maestra del giardino dell’infanzia ha sottolineato che i primi sette anni di vita rappresentano un momento fondamentale nella vita del bambino. Altrettanto fondamentali le figure educative, gli adulti che interagiscono con lui e che per lui sono modello da imitare.
“Gli incontri gratuiti con il gruppo studio riprenderanno in autunno – precisa l’assessore Michela Bolla – visto il largo interesse che ha suscitato questa 1ª edizione”.
Il giornale di Arona del 24/1/2014
“In biblioteca si discute di pedagogia con gli esperti del “Bucaneve”
Corriere di Novara del 2/2014
La lezione di Steiner per dare un futuro diverso ai bambini
Invorio: “Elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere,ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa” a dirlo è Rudolf Steiner l’eclettico pensatore di fine Ottocento, filosofo, esoterista e pedagogista austriaco che ha elaborato un sistema di pensiero che ha una ricaduta in diversi abiti della quotidianità, pedagogia, terapia, medicina oltre che essere l’ispiratore dell’agricoltura biodinamica, di uno stile architettonico e di uno pittorico ponendo anche le basi dell’euritmia e dell’arte della parola. Si è occupato inoltre di filosofia, sociologia, antropologia e musicologia. E’ il fondatore dell’antroposofia, di una particolare corrente pedagogica (la pedagogia Waldorf) che prende il nome dalla scuola voluta da Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette Waldorf–Astoria di Stoccarda, per i figli dei suoi operai. La scuola Waldorf aprì le porte nel settembre del 1919 con circa 250 alunni e dodici insegnanti, sotto la conduzione pedagogica di Rudolf Steiner. Oggi ci sono centinaia di scuole in tutto il mondo che si ispirano ad essa e in Europa ha avuto, in quasi cent’anni dalla sua nascita, un’ampia e crescente diffusione. E proprio dal sogno di alcune famiglie del Vergante di fondare una comunità educante ispirata al pensiero di Rudolf Steiner e strettamente legata a questo territorio, è nata circa due anni un gruppo di studio gratuito e aperto a tutti coloro che hanno a cuore l’educazione come un’arte. Si sono sempre riuniti a Barquedo poi da gennaio si sono “trasferiti” nella biblioteca di Invorio, la nuova sede messa a disposizione dell’assessorato alla Cultura del Comune, che patrocina l’iniziativa. Si riuniscono una volta al mese, il prossimo appuntamento si terrà sabato 15 febbraio dalle 14,30 alle 15,45 per affinare il sentimento della responsabilità educativa studiando insieme la pedagogia steineriana.
Si condividerà la lettura del testo “Educazione del bambino e preparazione degli educatori”, grazie alla partecipazione del maestro della scuola steineriana di Varese Maurizio Mora e si rifletterà insieme. «Ci si confronta sulle esperienze di ciascuno in un’ottica aperta e dinamica: il gruppo si nutre nell’incontro con ogni altra pedagogia, nella convinzione che questo atteggiamento contribuisca alla costruzione di una identità sociale forte ed attuale. Sarà una tavola rotonda, attraverso la quale ragionare intorno ad un suggerimento, un pensiero lascatoci in eredità da Steiner da giocare tutto nella realtà – sottolinea Eva Galdabino. Studiamo insieme per costruire questa fiducia, perché sia il mattone di fondazione della comunità che desideriamo per i nostri bambini: futuri uomini di questo territorio e del mondo». All’ultimo incontro del 18 gennaio hanno partecipato 25 persone, provenienti dai più diversi ambiti e in tanti si stanno interessando anche dalla vicina Svizzera e dalla Lombardia per il prossimo incontro. Altre sono le iniziative portate avanti dall’associazione: un laboratorio di canto corale che coltiva l’aspetto artistico ed un corso per realizzare una bambola che nutra le forze vitali del bambino: «si tratta di un lavoro manuale e di condivisione, insieme a due esperte mamme provenienti dal Veneto, rivolto agli adulti per realizzare un oggetto di gioco per bambini fatto con le proprie mani di madri, nonne…un oggetto dal grande valore che si trasmette al bambino».
Maria Nausica Bucci
http://www.ilvergante.com 4/2015
Gruppo di studio steineriano
L’Associazione Il Bucaneve si occupa dello studio della pedagogia di Rudolf Steiner. I membri si incontrano nella biblioteca di Invorio, ecco un breve resoconto delle sue attività che ci hanno inoltrato.
La nostra Associazione è attiva da tre anni sul territorio del Vergante. Il suo fondamento è il gruppo di studio: un’occasione per incontrare la pedagogia steineriana in un contesto in cui conoscere ma anche confrontare esperienze diverse: un maestro della scuola di Varese ( la più vicina a noi) ci guida nella lettura, che comunque si svolge in una cerchio tra persone che si pongono domande o semplicemente sono curiose. É gratuito e aperto a chiunque, grazie anche alla collaborazione con Biblioteca di Invorio. In passato abbiamo avuto un coro e un laboratorio per l’auto-costruzione di una bambola, oltre ad una interessante conferenza lo scorso Maggio. Per la prossima stagione intendiamo arricchire la nostra offerta con altre occasioni di lavoro manuale e artistico, a fianco del gruppo di studio.
Appuntamento quindi ogni secondo sabato del mese – dalle 14.30 alle 15.45 – alla Biblioteca di Invorio dove i membri dell’Associazione Il Bucaneve si riuniscono per affrontare lo studio del testo “Educazione del bambino e preparazione degli educatori” di Rudolf Steiner.
Lesa e le frazioni 2/2015
Perché leggere insieme di Pedagogia può fondare una nuova fiducia nel futuro?
Nel momento in cui ciascuno prende posto nel cerchio, un attimo prima di cominciare a leggere, ho sempre la sensazione che l’ambiente che ci accoglie -la Biblioteca- gioisca con noi, perché questa forma di lettura é la massima espressione della sua funzione. Non si tratta semplicemente del fatto che alcuni testi (quelli di Steiner tutti) sono particolarmente difficili da affrontare in solitudine, anche con una certa preparazione e con l’entusiasmo di chi sta scoprendo un nuovo interesse; ma soprattutto il fatto che leggere insieme un libro rappresenta una forma di socialità matura e feconda ed un modello per un futuro, che io immagino sempre migliore in rapporto a quanto gli uomini sapranno ritrovarsi attorno al “fuoco” dei valori più profondi che li animano. É proprio questa forma di coscienza sociale e -indissolubilmente- anche individuale al tempo stesso, che intende sviluppare la Pedagogia steineriana: l’educatore studia la natura dell’essere umano (l’Antropologia) nell’intero sviluppo dell’arco della vita e lavora in primis su di sé per consentire a ciascun individuo di lasciare emergere i propri talenti, ossia di divenire se stesso e di partecipare alla vita collettiva, contribuendo gioiosamente ad essa con il massimo del suo potenziale. In questa consapevolezza consiste la Libertà, che è il nostro obiettivo educativo. La coerenza, l’armonia da cui scaturisce e a cui ritorna questo processo é la forma più alta dell’Amore.
Ma come funziona il gruppo di studio?
Seduti in cerchio, nel gruppo di studio leggiamo le conferenze che Rudolf Steiner tenne per i primi maestri della prima scuola, in cui pose le fondamenta della Sua pedagogia. Un maestro della scuola steineriana ci offre la sua guida, commentando i passaggio più critici. Ciascuno può trovare assonanze dentro di sé, oppure intuizioni per il proprio compito di genitore o ruolo di insegnante. Qui si apre lo spazio per un dialogo o per l’ascolto, con l’obiettivo di condividere conoscenza ed esperienza per crescere insieme.
Il 28 agosto 1919, Rudolf Steiner rivolse queste parole alla signora Adelheid Petersen, che gli aveva chiesto un consiglio in merito al lavoro da svolgere con il gruppo che ella guidava: “Fondamentale per qualsiasi lavoro antroposofico realmente giusto è questo: lei può parlare, elaborare e spiegare soltanto quei contenuti dell’antroposofia che sono già diventati in lei vera vita interiore. Ciò che le è diventato gioia di vita, condizione di vita, ciò che lei ha unito con se stessa. Solo questo penetra negli altri. Solo questo può realmente trasmettere antroposofia.” L’Associazione il Bucaneve é nata proprio da questa ineluttabile necessitá: quando la Pedagogia steineriana ha iniziato a divenire per noi fondatori gioia e condizione di vita, abbiamo sentito l’urgenza di condividerla con la nostra comunità, nella piena consapevolezza che siamo tutti in cammino e nessuno insegna ad altri, ma che camminare insieme rende molto più interessante il viaggio.
Ci incontriamo ogni secondo sabato del mese dalle 14,30 alle 15,45 presso la Biblioteca di Invorio. Il nostro gruppo é sempre aperto a tutti e gratuito.
Eva Galdabino